Tra le varie misure previste dalla Legge di bilancio 2021, che comprende, per esempio, il Superbonus 110%, bonus facciate, bonus ristrutturazioni o ancora il bonus mobili ed elettrodomestici, ci sono anche i bonus idrici 2021.
Il bonus idrico è stato introdotto per la prima volta nel 2012 e i principi generali per poterlo richiedere sono stati stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Il ministero dell’Ambiente ha aperto un fondo per il risparmio di risorse idriche e sarà possibile fare richiesta per poterne beneficiare entro il 31 dicembre 2021.
Le agevolazioni che rientrano in questa iniziativa sono:
• bonus idrico o bonus acqua: ha lo scopo di ridurre la spesa per il servizio acquedotto per chi ne ha bisogno;
• bonus rubinetti: si impegna ad agevolare il rinnovo di sistemi idraulici per ridurre gli sprechi di acqua;
• bonus acqua potabile: incentiva l’installazione di sistemi di depurazione acqua per ridurre l'uso di bottiglie di plastica.
Vediamo nel dettagli il bonus rubinetti.
Cos’è il bonus rubinetti 2021?
La Legge di Bilancio del 2021 ha visto un'evoluzione del bonus idrico per l'anno di riferimento, che, oltre al precedente sconto in bolletta, offre un finanziamento per gli interventi idraulici, l'acquisto di bagni e lavandini e la sostituzione di apparecchi nelle abitazioni e nelle attività commerciali. Il fondo finanzierà le spese idriche fino al 50% del valore complessivo dei lavori nei limiti stabiliti dal bonus.
Il bonus 2021 è, quindi, un credito di imposta del 50%, che si rivolge a esercizi commerciali e a persone fisiche e che è valido per tutte le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
Per cosa è valido il bonus rubinetti 2021?
Queste cifre sono state stanziate per l’acquisto di sanitari, ma non solo, realizzati secondo le più moderne tecnologie contro gli sprechi. Lo scopo di questa misura è principalmente quello di incentivare e di incoraggiare al rinnovo del sistema idraulico, attraverso le nuove apparecchiature capaci di favorire un importante risparmio di acqua.
Possono beneficiare del bonus le persone fisiche, residenti in Italia, che sosterranno spese per modificare e rinnovare:
• rubinetti,
• docce,
• bagni
• apparecchiature che consentono di risparmiare acqua.
La misura è valida per le seguenti tipologie di spese:
• Fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico. Sono comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
• Fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo del flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Sono comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
• Fornitura e installazione di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Sono comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Quanto spetta con il Bonus rubinetti?
La misura in esame stabilisce un importo differente tra persone fisiche ed esercizi commerciali.
È possibile beneficiare di un importo pari al 50% delle spese sostenute:
• 500 euro per un massimo di 1.000 euro per le persone fisiche,
• 2.500 euro per un massimo di 5.000 euro per gli esercizi commerciali.
Come si ottiene il bonus rubinetti 2021?
Per avere diritto al bonus in esame, occorre documentare le spese effettuate con fattura oppure con un documento commerciale dove sia riportato il codice fiscale del soggetto che intende richiedere il credito.
Per ottenere il Bonus rubinetti 2021 bisogna saldare le spese con sistemi di pagamento tracciabili, come bonifici bancari o postali.
Quale documentazione è necessario portare?
Per usufruire della misura e quindi richiedere il bonus, deve essere comunicato l’ammontare delle spese all'Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese. È necessario inviare il modello apposito, tramite il servizio web disponibile nell'area riservata dell'Agenzia delle Entrate.
Conclusioni
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